Nel giorno anniversario della morte di Vincenzo Calace Patriota Europeista e Cittadino Onorario di Bisceglie l’Amministrazione Civica e l’Associazione Mazziniana Italiana deporranno domenica 11 novembre ore 10 una corona d’alloro dinanzi al monumento a Lui dedicato.

Seguirà la commemorazione a cura dell’avv. Biagio Lorusso socio AMI presso il Salone degli Specchi – Palazzo Tupputi.

Note biografiche

Vincenzo Calace nasce a Trani il 24 novembre 1895, ma vive prevalentemente a Bisceglie, dove la famiglia si è trasferita intorno ai primi anni del Novecento.

Studente di Ingegneria a Napoli, abbraccia gli ideali di Giovanni Bovio e partecipa al primo conflitto mondiale come Ufficiale di Artiglieria.

Dopo la laurea, fonda a Bisceglie insieme a Carlo Pasquale la prima Sezione Repubblicana.

Si trasferisce a Milano, dove sposa Dina Provvisionato – conosciuta a Udine nel 1916 – ed entra nel movimento di Giustizia e Libertà con incarichi di rilievo, fra i quali è l’organizzazione del volo di Bassanesi, che lancia sulla metropoli lombarda manifestini antifascisti.

E’ condannato dal Tribunale speciale a dieci anni di carcere. Alla fine del 1935, è assegnato al confino di polizia prima a Ponza e poi a Ventotene, dove incontra, fra gli altri, Fancello, Terracini e Pertini.

E’ nuovamente arrestato il 9 luglio 1943 insieme a Riccardo Bauer ed Ernesto Rossi.

Rimesso in libertà il 30 luglio 1943, torna nella sua Puglia. Nel gennaio del 1944 il Congresso dei Comitati di Liberazione Nazionale di Bari lo elegge per il Partito d’Azione nella Giunta Esecutiva Permanente, ove siedono fra gli altri Benedetto Croce, il conte Sforza, il generale Mac Farlane, Filippo Caracciolo e Vincenzo Arangio Ruiz.

Calace si oppone decisamente al governo di Salerno. L’anno dopo, a liberazione avvenuta, rifiuta la nomina a Sottosegretario di Stato offertagli da Ferruccio Parri.

Si spegne a Molfetta l’11 novembre 1965.

Nel marzo 1980, Sandro Pertini scopre a Bisceglie il sopra raffigurato busto.